24 ottobre 2021

Turi Ferro, il primattore. Catania e il mondo come palcoscenico

Presentazione al pubblico del volume su Turi Ferro

Un intenso anno di attività artistiche e culturali nel segno della memoria di Turi Ferro si conclude domenica 24 ottobre con la presentazione del volume “Turi Ferro, il Primattore. Catania e il mondo come palcoscenico”, promosso dalla Fondazione Domenico Sanfilippo editore.
L’appuntamento è alle 17.30 nel foyer del Teatro Massimo Bellini di Catania, ente co-organizzatore dell’evento insieme al Teatro Stabile, alla Fondazione DSe e agli altri partner del progetto “Turi Ferro, un artista siciliano. Celebrazioni nei 100 anni dalla nascita”, ovvero il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, l’Istituto di Storia dello Spettacolo siciliano e la Fondazione Turi Ferro.

Curato da Giorgio Romeo, direttore di Sicilian Post, il volume è costituito dagli articoli provenienti dall’Archivio Storico del quotidiano “La Sicilia” e da alcuni contenuti inediti, raccolti e sistematizzati con l’obiettivo di dimostrare come Turi Ferro ebbe la grande dote di saper arrivare al cuore dello spettatore a prescindere dalla latitudine del palcoscenico che lo vide protagonista, pur senza perdere mai la sua identità di siciliano. Testimonianza di tutto questo sono state nel tempo proprio alcune pagine del quotidiano catanese che  – viste nell’insieme – rappresentano oggi una chiave di lettura unica. Il volume si propone di offrire questo singolare punto di vista:  attraverso le cronache delle tournée internazionali del Teatro Stabile di Catania e le parole dello stesso Ferro, che fanno capolino da interviste più o meno formali, spesso rilasciate dietro le quinte del Teatro della sua città, ciò che emerge è il profilo non solo di uno straordinario artista, ma di un grande uomo che seppe rendere grande con lui il capoluogo etneo e la sua gente.

«Fin dalla sua nascita, la Fondazione Domenico Sanfilippo editore – spiega il direttore de La Sicilia Antonello Piraneo – ha messo al centro del proprio operato la valorizzazione dell’Archivio Storico del nostro giornale, un vero e proprio ‘pozzo della memoria’ che ancora oggi non manca di riservarci sorprese, aiutandoci a comprendere con prospettive nuove oltre 75 anni di storia della nostra isola». La collana “Giornalismo e società”, che accogliere il volume, rappresenta un esempio di come quelle chiavi di lettura possano essere esplorate e proprio questo progetto editoriale non tradisce in questo senso le aspettative.  «Questo libro – spiega Giorgio Romeo –  vuol fare emergere la capacità del ‘Primattore’ siciliano di coniugare la propria caratura internazionale con lo sguardo disincantato e talvolta ironico proprio del catanese. La sua ‘Sicilitudine’, per usare un termine caro a Sciascia, lo accompagnò lungo tutta la sua vita e in qualche modo ha contribuito a renderlo immortale». A impreziosire il libro, la prefazione di Masolino d’Amico, critico tra i più autorevoli nel panorama italiano, che sarà tra i relatori della presentazione di domenica 24 ottobre, e la postfazione di Simona Scattina, Ricercatrice di “Discipline dello spettacolo” presso l’Università di Catania.

«Mettiamo un sigillo a un lungo percorso – commenta la direttrice del Teatro Stabile di Catania Laura Sicignano -, che siamo felici di aver realizzato innanzitutto perché abbiamo trovato il modo di confermare tutte le iniziative in programma nonostante le difficoltà, gli imprevisti e i ritardi procurati dal Covid19. Per noi è stato un motivo di orgoglio celebrare un grande artista come Turi Ferro, diversificando mezzi e linguaggi per continuare a parlare di lui in particolare alle giovani generazioni, dando il necessario valore al suo rapporto con la città di Catania e con la sua identità culturale e artistica: ricordiamo tra le altre cose la mostra allestita nel nostro Ridotto e poi a Palazzo della Cultura, il workshop di Guglielmo Ferro, i seminari e le tavole rotonde organizzati in collaborazione con l’Università. Allo stesso modo siamo fieri di lasciare tracce permanenti per gli studiosi e gli appassionati, come questo libro. L’intera manifestazione è stata occasione per riflettere su un grande padre fondatore dei teatri stabili italiani, in un momento di crisi come quello attuale, in cui è prezioso avere dei punti di riferimento da cui prendere ispirazione per ripartire e ricostruire».

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IL VIDEO INTEGRALE DELL’EVENTO:

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