La carcassa di automobile in fondo al burrone, intravista nel buio, dai due poliziotti Mimmo e Iachino, è a prima vista un oggetto senza importanza, lasciato lì da anni di oblio. Ma a poco a poco l’osservazione dettagliata e l’indagine privata, accompagnate da strani presentimenti, trasformano la carcassa in un nucleo drammaturgico fitto, di cui il caso è grande tessitore. Si svelano le storie personali ma si svela anche il cuore clandestino del teatro, del suo prestare all’uomo segreti indispensabili a guardare nell’abisso dell’esistenza. Qui si aggiunge il mistero della presenza di Liborio, un giovane solitario, ultimo tra gli ultimi, che ha fatto della carcassa il castello-teatro delle apparizioni dello spettro del padre, di shakespeariana memoria. Le connessioni imprevedibili, come in un giallo, mettono a nudo e attraversano anche le speranze e i sogni di una Italia che ha identificato il suo successo nella storia automobilistica. La carcassa con le sue lamiere accartocciate ha a che fare con il successo del padre di Iachino, emigrato a Torino, con la madre di Mimmo, maestra pendolare, prima autista donna di un paese del sud. La decisione finale: scendere giù, fino in fondo.
![](https://www.teatrostabilecatania.it/2020/wp-content/uploads/2021/07/linaprosa_lacarcassa.jpg)
di Lina Prosa
regia Carmelo Alù
con Gianmarco Arcadipane, Cosimo Coltraro, Luciano Fioretto, Luca Iacono, Rosario Minardi
produzione Teatro Stabile di Catania
allestimento anno 2020
Aperto
lunedì: dalle 15.00 alle 19.00
dal martedì al sabato: dalle 10.00 alle 19.00
domenica e festivi chiuso
lunedì: dalle 15.00 alle 19.00
dal martedì al sabato: dalle 10.00 alle 19.00
domenica e festivi chiuso