Una delle commedie più acute e sorprendenti di Carlo Goldoni torna in scena in un allestimento contemporaneo che mette in luce tutta la modernità della scrittura goldoniana. Gli Innamorati, scritta nel 1759, racconta con ironia e lucidità il caos emotivo dell’amore giovanile, tra gelosie, riconciliazioni, litigi e fragilità.
Flamminia e Fulgenzio, i protagonisti, incarnano una passione impulsiva e tormentata, in cui la dolcezza dell’innamoramento si trasforma in sospetto, insicurezza e scontro. Attorno a loro si muove una galleria di personaggi vivaci e brillanti, che amplificano i malintesi e moltiplicano gli ostacoli, offrendo al pubblico un ritratto esilarante e a tratti malinconico dell’amore umano.
Tra questi spicca la figura dello zio Fabrizio, artefice involontario del disordine sentimentale, bonario bugiardo e impareggiabile affabulatore, che tesse e ingarbuglia le trame della commedia con irresistibile leggerezza.
Con una scenografia contemporanea e costumi moderni, nasce uno spettacolo asciutto, diretto, senza fronzoli, che mescola leggerezza, risate, momenti di grande commedia a cupe atmosfere per poter rappresentar un amore più violento di tutti gli altri; uno spettacolo in cui trionfa il Teatro e la magnifica macchina teatrale inventata dal più grande drammaturgo italiano, capace con un testo scritto nel 1759, di parlare ancora oggi alle persone sedute in platea.