A SALA FUTURA “FERMATA MARIVAUX”

14/06/2023

Dal 15 al 18 giugno va in scena a Sala Futura l’ultimo appuntamento della Stagione 2022/2023: “Fermata Marivaux” spettacolo che nasce da un protocollo d’intesa siglato tra il Teatro Stabile di Catania, il Tribunale per i minorenni, la Procura della Repubblica, il Comune di Catania e l’Ufficio di Servizio Sociale per i minori. Testo e regia sono di Angelo campolo. In scena Lucia Portale e Federico Fiorenza, nel ruolo dei protagonisti, assieme ai ragazzi del progetto “L’isola dei Miracoli segreti”: Alessandro Bussolari, Angelo Cali, Jason Calogero, Elena Condorelli, Leonardo Grasso, Giulia Milazzo, Vittoria Scuderi, Damiano Toro, Leonardo Trovato, Alessandro Vannucci. Scene e costumi sono di Giulia Drogo, la produzione è del Teatro Stabile di Catania, in collaborazione con DAF project

Fermata Marivaux è una fiaba metropolitana ambientata a Catania che ho scritto per parlare di giustizia riparativa e di come assumere il punto di vista degli altri può cambiare le nostre vite – scrive Angelo Campolo nelle note di regia –  I protagonisti della storia sono due adolescenti, Michele e Marina, che in una notte compiono un viaggio nel tempo attraverso il sottosuolo misterioso della città etnea, accompagnati da un mentore d’eccezione di nome Marivaux. Ogni fermata corrisponde ad un visione sulle loro vite, passate e future. Un gioco che riunisce luci e ombre, vittorie e sconfitte, giustizia e riscatto, aprendo lo spazio del possibile in percorsi di vita all’apparenza già segnati.

“Siamo al secondo anno del nostro progetto “L’isola dei miracoli segreti” – dice ancora Campolo – Punto di partenza nel nostro lavoro è stato quello di riflettere intorno al valore trasformativo e arricchente del viaggio, dell’esperienza che nasce dall’essere trasportati in un luogo “altro” in cui vengono messe in crisi le nostre identità (vere o presunte), le nostre certezze ed i punti di vista sulla realtà che abbiamo intorno.  Temi che attraversano diverse opere di un importante autore come Pierre de Marivaux (oggetto di studio del laboratorio condotto con i ragazzi), commediografo e scrittore del Settecento, capace di fondere insieme favola filosofica, farsa ed esperimento sociale.

“Coinvolgendo attori professionisti, studenti e ragazzi sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria minorile presi in carico dall’USSM di Catania la mia volontà è stata quella di offrire ai ragazzi l’opportunità di creare uno spazio immaginario dove l’esperienza teatrale trasforma le vite delle persone che lo intraprendono. Partendo dalla convinzione che “teatro” sia una parola da poter declinare solo al plurale, c’è un ulteriore aspetto che il nostro progetto tenta di porre in evidenza: la realizzazione di un’alleanza programmatica tra enti diversi. Un punto per me fondamentale, oggi ancora più che in passato.

“Come formatore e uomo di teatro ho avuto modo di condurre tante belle esperienze che si sono rivelate arricchenti dal punto di vista umano ed educativo per coloro che vi hanno preso parte (migranti, ragazzi delle comunità, educatori, attori), ma pressoché ininfluenti nelle ricadute sociali e di “sistema” rispetto ai luoghi in cui si sono svolte. Un destino comune a tante iniziative in ambito sociale ed educativo, nel Sud Italia e non solo, che nonostante l’impegno messo in campo, spesso rischiano di diventare “cattedrali nel deserto”, di nascere e morire senza avere nessun seguito. In questo caso, insieme al Teatro Stabile e tutti i partner coinvolti, abbiamo ritenuto opportuno spendere energie e impegno per dare vita ad un protocollo tra enti diversi per dare continuità ad un progetto che vuole mettere a tema un argomento importante per tutta la comunità di riferimento quale l’educazione dei minori.

“In questa visione il teatro gioca un ruolo importante nel farsi strumento di azione, e non solo fine da raggiungere. Siamo felici del percorso intrapreso fino ad oggi, fiduciosi di dare vita ancora a nuove ed importanti avventure”.