“GUARDATE LE STELLE”: UN ANNO DI SPETTACOLI PER TORNARE A CERCARE LA BELLEZZA

03/08/2021

Venti spettacoli, tutti racchiusi sotto il titolo “Guardate le stelle”, per restituire subito al pubblico tutto quel che è stato cancellato dall’emergenza Covid e aggiungere nuove proposte, tra produzioni e ospitalità, in un cartellone fittissimo e variegato da settembre 2021 a luglio 2022. I vertici del Teatro Stabile di Catania presentano la Stagione 21/22, chiarendo il senso dell’ispirazione legata a Stephen Hawking: «Non solo una suggestione – spiega il direttore Laura Sicignano – ma l’esortazione che il teatro può rammentarci, invitandoci ad alzare lo sguardo dai nostri piedi, nei momenti in cui ci sembra lo sforzo più arduo. Dire ai nostri spettatori, agli attori, alle maestranze, a noi stessi ‘guardate le stelle’ in questo momento storico, significa scegliere per il teatro un ruolo preciso in un tempo che ci ha dato la misura della nostra fragilità, di persone e di lavoratori. Significa ribadire che cercare la bellezza, porsi domande importanti, tendere verso l’alto sono adesso più che mai una sfida e un’opportunità».

«Offriamo alla città spettacoli di qualità con grandi artisti di teatro come De Capitani, Orsini, Finocchiaro, Villoresi, Livermore, Ghiaurov, Delbono e molti altri, ma invitiamo a scoprire anche i nuovi talenti a cui crediamo si debba dare l’opportunità di costruire la nuova identità del teatro di domani», spiega ancora Sicignano, presentando i grandi temi di un cartellone che rispecchia questo doppio binario, da un lato affondando le radici nella storia e nella memoria, dall’altro cercando visioni di futuro.

Si comincerà a settembre con Donne in guerra, spettacolo prodotto dal Teatro Stabile e diretto proprio da Laura Sicignano, che inaugurerà un filone tutto dedicato alla presenza femminile nella storia, come faranno pure Tina&Alfonsina di Claudio Fava a dicembre, Jezabel dal romanzo di Iréne Nèmirovsky con Elena Ghiaurov a gennaio, La pazza di Chaillot interpretata da Manuela Mandracchia a marzo, e altri due grandi recuperi dallo scorso anni: Viva la Vida con Pamela Villoresi su Frida Khalo e Il filo di Mezzogiorno con Donatella Finocchiaro su Goliarda Sapienza.

Attraverseranno la Stagione altre altre prestigiose produzioni e co-produzioni come Diplomazia con Elio De Capitani a novembre, Enrico IV diretto da Yannis Kokkos con Sebastiano Lo Monaco a dicembre, il recupero di Baccanti (che poi andrà in tournée nazionale) a gennaio e di Servo di Scena diretto da Guglielmo Ferro a marzo. Tra le produzioni ci saranno, già in autunno, anche due progetti speciali: Anima Mundi di Piero Ristagno, con la Compagnia Nèon, un progetto di teatro e inclusione sociale; e Tornati (a) casa per tempo diretto da Nicola Alberto Orofino, che sarà una vera e propria serie teatrale in quattro puntate, con un mini abbonamento dedicato.

Altri grandi ospiti saranno Daniele Russo con Le 5 rose di Jennifer e Umberto Orsini e Franco Branciaroli con Pour un oui ou pour un non a febbraio, Pippo Delbono con Amore e Davide Livermore che dirigerà Grounded ad aprile e infine Luca De Fusco che dirigerà La Locandiera a maggio.

Molti progetti collaterali troveranno spazio nel Ridotto della Sala Verga, finalmente restaurato, tra cui il recupero de Il testo nel cassetto con tre appuntamenti a novembre e un innovativo progetto teatrale digitale, destinato alla fruizione attraverso visori Oculus: Una fuga in Egitto. Il futuro è una terra straniera, diretto da Turi Zinna, in programma a dicembre.

Anche la programmazione dell’Estate 2022 a Palazzo della Cultura è già avviata, con un primo titolo già in cantiere: Kristo, in co-produzione con Scenario Pubblico, per la regia di Roberto Zappalà.

«Ci ritroviamo a programmare questa nuova stagione – dichiara Lina Scalisi, vicepresidente del Teatro Stabile di Catania – con lo stesso spirito dell’inizio del nostro mandato: la stessa preoccupazione per un complesso di elementi ma d’altro canto anche la stessa determinazione di riuscire a collocare con chiarezza, tanto più in un contesto di disorientamento e incertezza, il Teatro al centro del territorio come punto fermo di riferimento culturale e sociale. Abbiamo dalla nostra il lavoro intenso che abbiamo compiuto in questi anni, tessendo relazioni con le altre istituzioni culturali, con il mondo dell’università e della scuola, con le associazioni che operano attivamente dentro la realtà locale. Vogliamo continuare a rendere il nostro Teatro sempre più presente nella vita della città, dinamico collettore di idee, istanze e opportunità, capaci di farsi portavoce e interprete, anche grazie alle risorse delle proprie professionalità, dei bisogni dell’attualità».

«Non è superfluo ricordare – dichiara Carlo Saggio, presidente del Teatro Stabile di Catania – che arriviamo a questo nuovo inizio trovandoci nella condizione di dover ancora saldare un imponente debito, nonostante il quale stiamo mantenendo lo sforzo di concentrare tutte le scelte verso un duplice obiettivo: ricreare una relazione profonda con il territorio e contemporaneamente rilanciare lo Stabile nel panorama nazionale. Anche per questo abbiamo mantenuto la struttura pienamente attiva anche durante il lockdown. Al contempo abbiamo attivato processi per ristrutturare il Verga, per individuare una seconda sala che attiveremo entro l’anno e un nuovo magazzino/laboratorio dedicato alla costruzione delle scenografie. Ma soprattutto abbiamo continuato a condurre quel processo di rinnovamento artistico che ha più di tutto segnato il lavoro di questi anni, anche tenendo conto di valorizzare i nuovi talenti siciliani: basterà dire che su oltre 200 provini effettuati e oltre 100 artisti coinvolti nelle sole produzioni, l’80% è siciliano».

Qui il video integrale della conferenza stampa di presentazione della Stagione:

Catania, 4 agosto 2021