Evasioni 21. Lo Stabile riapre le porte alla città: cinque spettacoli tra il Verga e Palazzo della Cultura

10/05/2021

Il Teatro Stabile di Catania, con un nuovo cartellone, dall’eloquente titolo “Evasioni | Che cominci lo spettacolo!”, che offrirà al pubblico cinque spettacoli tra la Sala Verga e la Corte Mariella Lo Giudice di Palazzo della Cultura, così da moltiplicare gli spazi e le opportunità di fruizione nel rispetto delle norme di sicurezza.
Appena la Sicilia potrà tornare in zona gialla, anche il Teatro tornerà a vivere e il pubblico del territorio – a cominciare dagli abbonati – a riappropriarsene.

«Il governo ha deciso di riaprire cinema e teatri il 26 aprile 2021 nelle zone gialle del Paese. Per molti teatri non è stato facile riprendere l’attività, nonostante le molte idee e le intenzioni», dice il direttore Laura Sicignano: «Per alcuni è stato impossibile, a causa della complessità dei protocolli di sicurezza, della difficile riprogrammazione e, nel nostro caso, della diffusione dei contagi. Tutto il comparto auspicava una riapertura con maggiori garanzie per i lavoratori dello spettacolo: proprio in questo giorni sta avvenendo a livello istituzionale un ripensamento delle tutele per il settore. Noi riapriremo con la consapevolezza della responsabilità che ci compete, come Teatro Stabile, in questo delicato momento. Responsabilità verso il pubblico con cui abbiamo cercato di mantenere aperto un dialogo costante, attraverso il digitale. E responsabilità verso i lavoratori, che abbiamo coinvolto nei lunghi mesi di chiusura, realizzando gli spettacoli che proporremo a partire dall’estate e quindi garantendo occupazione, come dimostra il fatto che abbiamo realizzato nel 2020 quasi 12mila giornate lavorative». 

Sono stati inseriti in calendario uno spettacolo in Sala Verga e quattro nel cortile di Palazzo della Cultura: tutti debutti e tutte produzioni o coproduzioni. Con le dovute misure di sicurezza – controllo della temperatura in entrata, distanziamento in sala con capienza al 50%, un rinnovato impianto di areazione al Verga per garantire un ambiente fresco e salubre -, si ripartirà in Sala Verga con Enzo Vetrano e Stefano Randisi con ‘A Cirimonia di Rosario Palazzolo, co-prodotto con il Teatro Biondo di Palermo e già vincitore del Premio dell’Associazione Nazionale dei Critici Italiani. Quattro produzioni del Teatro Stabile di Catania andranno in scena fino alla fine di luglio a Palazzo della Cultura: L’ultimo degli Alagona di Nino Martoglio, con la regia di Elio Gimbo e i Pupari della Marionettistica Fratelli Napoli, La nuova colonia di Luigi Pirandello, adattato e diretto da Simone Luglio per un cast corale, giovane e vivacissimo, Pinocchio, emozionante inedito di Franco Scaldati, adattato e diretto da Livia Gionfrida, e La Pacchiona, una versione siciliana della divertente commedia Fat Pig di Neil LaBute, tradotta e diretta da Marcello Cotugno.
Nel frattempo riprenderanno le attività dal vivo del progetto Turi Ferro, un artista siciliano. Celebrazioni nei 100 anni dalla nascita, la cui riprogrammazione sarà annunciata a breve.

 «Se abbiamo chiamato questo nuovo cartellone Evasioni è proprio per dichiarare che il Teatro ci consente di ritrovarci finalmente in uno spazio fisico e simbolico diverso da quello in cui siamo stati costretti in questi mesi, liberando lo sguardo e le idee. Il teatro non esiste senza pubblico e – crediamo – non è civile una società senza teatro. Ritornare ad incontrarci dal vivo è la missione del nostro lavoro e speriamo di esservi mancati tanto quanto voi siete mancati a noi», conclude Sicignano: «Il programma a cui assisterete al Teatro Verga e nella splendida cornice della Corte Mariella Lo Giudice di Palazzo della Cultura, è stato preparato in questi mesi ‘a porte chiuse’, seguendo il filo rosso che intende valorizzare i nuovi talenti siciliani e un’idea di Sicilia contemporanea, originale e piena di vitalità. Oltre a questi spettacoli, in questi mesi abbiamo lavorato alla produzione di Baccanti, che riprenderà presto la tournée, e a quella di altri lavori ispirati proprio dal tempo presente, come Tornati a casa per tempo, diretto da Nicola Alberto Orofino, e Una fuga in Egitto, diretto da Turi Zinna, che siamo pronti a portare in scena da settembre quando annunceremo i dettagli della Stagione 2021/2022, che abbiamo già messo a punto fino a maggio 2022».

«Questa apertura era il nostro orizzonte – commenta la vice presidente del Teatro Stabile di Catania Lina Scalisi dopo mesi difficili, in cui non ci siamo fermati e abbiamo mantenuto aperta la relazione con il pubblico, anche quello più giovane, in una prospettiva di riconoscenza per l’affetto e l’attaccamento che ci ha sempre dimostrato. Ora torniamo ad accoglierlo in presenza, anche fisicamente. Torna cioè la possibilità di visitare e vivere la realtà del nostro teatro, di frequentarlo dal vivo. La proposta di Evasioni è molto densa, per contenuti e significati, e sono certa che darà un apporto culturale decisivo alla città di Catania e ai suoi eventi estivi. Ribaltando finalmente i termini, vorrei dire che il Teatro Stabile è di nuovo pronto a contagiare di bellezza il suo pubblico, la sua città. Perché il teatro ha una bellezza contagiosa, che chiama alla condivisione».

Un concetto, quello della condivisione, approfondito anche dal presidente Carlo Saggio: «La nostra responsabilità è duplice. Perché ci chiama a stare chiusi quando si deve, ma anche a tornare ad aprire subito al pubblico e ad aprirsi quando si può tornare aperti. Abbiamo lavorato intensamente, in questi mesi di sosta forzata dalla pandemia e di chiusura imposta dalle restrizioni. Lo abbiamo fatto proprio per essere pronti al momento della ripartenza. E ora che il momento è finalmente arrivato, con la massima diligenza, nell’assoluto rispetto delle norme e delle procedure, siamo in grado di accogliere il nostro pubblico, di soddisfare il grande bisogno che le persone hanno di cultura, di spettacolo e di teatro. Il cartellone che parte a maggio è piuttosto ricco, a testimonianza del grande impegno di produzione svolto e della grande voglia di condivisione che attori, registi, maestranze hanno nei confronti dei cittadini».