“Donne in guerra” al Teatro Stabile di Catania, regia di Laura Sicignano

24/09/2021

Debutterà il 27 settembre al Teatro Stabile di Catania lo spettacolo Donne in Guerra,  diretto da Laura Sicignano (anche autrice a 4 mani con Alessandra Vannucci) che ne propone il riallestimento dopo i premi ottenuti in Italia e all’estero (menzione al Premio Ubu, Premio Fersen 2015 per la regia, Premio internazionale Les Eurotopiques 2014). È previsto un mese di repliche, fino al 29 ottobre. 

Lo spettacolo sovvertirà letteralmente gli spazi tra palco e platea, per coinvolgere il pubblico nelle piccole tragedie quotidiane delle sfollate degli Anni Quaranta in un viaggio fisico e temporale, anche grazie alle attrici che reciteranno a contatto diretto con gli spettatori, conducendoli all’incontro con la forza e il coraggio di sei storie tutte al femminile, interpretate da Federica Carruba Toscano, Egle Doria, Isabella Giacobbe, Barbara Giordano, Leda Kreider e Carmen Panarello. 

Il contesto è proprio quello dell’estate 1944, quando l’Italia è travolta dalla guerra civile, la gente è confusa, stanca e spaventata e molti sfollano in campagna. «Gli uomini sono in guerra, sono in montagna, molti sono morti. Restano le donne e si barcamenano per sopravvivere», scrive Laura Sicignano nelle note di regia: «Le storie di queste donne sono emblematiche ed esplose come bombe. Nei loro occhi è rimasto il fermo immagine di un evento che le ha segnate per sempre e che esse continuano a raccontare all’infinito perché non venga dimenticato. I vecchi raccontano sempre la solita storia. Diceva una canzonetta del tempo: non dimenticar le mie parole. La preghiera, la ritualità, la natura, il cibo, il corpo: sono elementi profondamente femminili. Sono esplosi durante la guerra. Le donne cercavano di mantenere dignità, femminilità e normalità quando nulla era dignitoso né normale. Si sono trovate improvvisamente in circostanze estreme: fame, pericolo, violenza. L’intensità delle loro spesso brevi vite rende queste donne eroine, che siano vittoriose o sconfitte e ingannate. Ma le donne antiche, quelle legate alla terra, al corpo, sanno che ad ogni morte segue una nascita, e chiamano forte la pace».

Queste storie, attinte dai racconti di infanzia delle nonne, ispirano personaggi scolpiti come miti, «eroine che rifondavano le nostre identità di donne moderne, indecise, infelici e viziate», scrive ancora Sicignano: «Storie che la mia generazione è stata l’ultima ad ascoltare dalle protagoniste. Dalla Storia, dalla Memoria volevo raccogliere storie classiche, non cronaca, non minimalismo. Con Alessandra Vannucci, coautrice, abbiamo raccolto storie di guerra da racconti famigliari o da testimoni del tempo per raccontare sei donne fulgide e forti, ciascuna del proprio destino di eroina più che di vittima, giovani e ingenue come le combattenti di allora, ribelli, impazzite di vita e di dolore».

Durante le repliche ci saranno anche diversi appuntamenti collaterali. 

Si comincerà già il 30 settembre alle 19.30 con la presentazione del libro “Una storia al contrario” di Francesca De Sanctis. Storica firma de L’Unità, la De Sanctis si è ritrovata senza lavoro quando, nel 2017, il quotidiano ha sospeso le pubblicazioni: così è diventata una precaria, proprio lei che a 26 anni poteva vantarsi di un contratto a tempo indeterminato: in questo libro racconta la sua storia di “donna in guerra” nell’Italia di oggi. 

Il 13 ottobre, invece, nel Ridotto della Sala Verga, sarà inaugurata “Di ferro, di rose e di ombre”, installazione delle Maletinte che, dal materiale di recupero del teatro, costruiranno un percorso fra luci e ombre, un incanto visivo. La mostra resterà visitabile fino al 29 ottobre e il ricavato della vendita delle opere sarà destinato all’associazione LAD Onlus. 

Il 22 ottobre la prof.ssa Lina Scalisi coordinerà la conversazione sullo spettacolo “L’Italia delle donne”, dibattito dedicato all’impegno femminile sui “fronti” contemporanei: una riflessione delle donne sulle donne, con l’obiettivo di affrontare – coniugando grande capacità di visione e grande pragmatismo – i nodi che riguardano le reali criticità e le reali opportunità che l’attuale scenario sociale può portare alla questione femminile.

Catania, 24 settembre 2021