“La scomparsa di Majorana”, un giallo irrisolto in scena a Sala Verga

05/03/2024

Stasera martedì 5 marzo alle ore 20,45 alla Sala Verga del Teatro Stabile di Catania va in scena “La scomparsa di Majorana” testo tratto dall’omonimo romanzo di Leonardo Sciascia, trasposizione teatrale e regia di Fabrizio Catalano che di Sciascia è il nipote. La scomparsa di Majorana è un saggio che Sciascia scrisse nel 1975 basandosi su un fatto di cronaca avvenuto nel 1938: la scomparsa di tale Ettore Majorana, promettente fisico siciliano, durante un viaggio in nave da Palermo a Napoli. Sciascia raccolse notizie sul fatto, dichiarazioni di persone vicine al fisico e poi le rielaborò, con la solita maestria, in modo personale giocando con il mito dell’intelligenza suprema e delle sue presunte capacità profetiche, scrivendo uno dei suoi libri più illuminati.
Si dice infatti che Majorana quando scomparse era concentrato su studi di cui non parlava con nessuno, forse perché aveva intuito prima di altri la strada per la creazione di una devastante arma nucleare, e ne era rimasta atterrito a tal punto da volersi estraniare dal mondo prima che questo precipitasse nel baratro dell’era atomica. Questa è la tesi di fondo di Sciascia.
Prima dello spettacolo, alle ore 19 al Ridotto della Sala Verga presentazione del libro “L’arte della variazione: il moralismo imperfetto” Ettore Majorana, un intellettuale al bivio, Algra Editore, di Gabriella Congiu, critico letterario, saggista e giornalista e studiosa del Novecento letterario.